Ho scelto proprio TE!

Claudio, aiuto istruttore in acqua, ci ha voluto raccontare la storia della scelta di Amarok, splendido esemplare di Alaskan Malamute, come suo compagno a quattro zampe per il percorso di Unità Cinofila da Salvataggio.

PERCHE’ HO SCELTO UN ALASKAN MALAMUTE PER FARNE UN CANE DA SOCCORSO IN ACQUA

La regola del Rispetto e del Legame, direi applicabile in quasi tutti gli ambiti e specialmente in quello cinofilo, ha fatto si che, come compagno di vita, andassi a scegliere un cane di una razza all’ultimo grado dell’evoluzione psicosomatica del lupo: una razza che non accetta il comando diretto in stile “soldatino”, ma che lo fa perché si sente all’unisono con il proprio umano. Il cane che scelsi fu un ALASKAN MALAMUTE.

Bellezza, fierezza e maestosità sono le caratteristiche di questa razza che balzano agli occhi, ma è stato il carattere atavico a stimolare in me la sfida di riuscire ad avere un compagno in grado di eseguire le cose richieste per sua volontà e non per imposizione e proprio in Amarok ho trovato tutto ciò che stavo cercando.

Il cane giusto per me l’ho trovato al Magician Kennel, di Vincenzo Bompadre e Franco Tozzi. Avevo visitato diversi allevamenti e parlato con i vari allevatori, ma fra tutti, Vincenzo e Franco sono stati gli unici a farmi conoscere e comprendere la vera natura di questa razza. Hanno a cuore i loro cani, preservandone l’origine e mantenendosi sempre in contatto “familiare” con i proprietari delle loro cucciolate.

La prima visita al loro allevamento di Basilicanova di Montechiarugolo in provincia di Parma, la feci con Marco Battaggia ed Elena Zennaro, amici e istruttori della Scuola Cinofila “IL CANE”, per avere un parere professionale riguardo il metodo di allevamento, la crescita e lo sviluppo fisico, psicologico e caratteriale di questi cani.

L’approccio fu da subito più che positivo, anche se rimasi principalmente colpito dall’interesse che Vincenzo ebbe nei miei confronti per capire se davvero fossi veramente in grado di rapportarmi con una razza non propriamente adatta a tutti.

Quando gli raccontai della mia probabile intenzione di riprendere quello che avevo lasciato con Vega, il mio precedente cane di razza labrador, ovvero il salvataggio acquatico come unità cinofila, a Vincenzo si illuminarono gli occhi e mi strappò una promessa: mi avrebbe dato il primo cane con le caratteristiche necessarie alla prima cucciolata disponibile, a patto di farlo diventare effettivamente un cane da salvataggio.

La mia sfida aveva trovato la motivazione giusta per essere vinta: riuscire dapprima ad avere un rapporto “simbiotico” con il cane e brevettarlo poi per il salvataggio, tenendo conto che per sua natura l’Alaskan Malamute non ama l’acqua.

L’inizio del mio rapporto con Amarok non fu per niente facile. Il mio modo severo di rapportarmi con lui, anziché instaurare un rapporto di complicità, stava creando l’esatto opposto. Mi bloccai e chiesi aiuto ai miei amici Marco ed Elena, che mi spiegarono come approcciarmi al cane lavorando sulle mie emozioni, come comunicare sia fisicamente, sia verbalmente con lui cercando di capire le sue necessità. Lavorando su me stesso (ingoiando anche parecchi rospi) e approcciandomi correttamente a lui le cose cambiarono e riuscii finalmente ad ottenere la sua fiducia e attenzione.

Da qui iniziò il percorso di addestramento con la Scuola Cinofila “IL CANE” e la FISA, “Federazione Italiana Salvataggio Aquatico” per poter diventare appunto unità cinofila da soccorso in acqua.

Da subito risultò complicato l’approccio all’addestramento acquatico. Se per altri cani tuffarsi in acqua é spontaneo grazie alla memoria di razza, con Amarok abbiamo dovuto lavorare lentamente e a piccoli passi.

L’ottimo rapporto instaurato fra noi precedentemente fu di enorme aiuto perché Amarok, fidandosi di me, decise di seguirmi in acqua di sua spontanea volontà. Il costante lavoro fuori e dentro l’acqua, ci ha portato alla fase finale di questo percorso, ovvero sostenere l’esame per il brevetto di unità cinofila da salvataggio e finalmente essere operativi insieme.

La promessa fatta a suo tempo a me stesso e soprattutto a Vincenzo del Magician Kennel è debito, ed io mi impegnerò a fondo con il mio cane per mantenerla!